Bond Convertendo: come funzionano questi prestiti obbligazionari a conversione obbligatoria

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Bond Convertendo rappresentano una particolare tipologia di prestito obbligazionario a conversione obbligatoria. E’ un’opzione che permette a chi vanta diritti nei confronti di terzi, può trasformare le quote di debito in una quota equivalente di azioni, oppure in quote di proprietà del soggetto debitore. Colui che esercita il diritto può essere persona fisica o giuridica e detenere diverse forme di diritti, quali obbligazioni e altri titoli di credito. Il debitore nei confronti del quale si esercita il diritto è una persona giuridica.

Il bond convertibile invece è un Bond che possiamo convertire in azioni solo se lo desideriamo, mentre la conversione del bond convertendo è imposta. Quindi è a conversione obbligatoria e deve obbligatoriamente diventare azioni. In altri termini questi bond convertendo funzionano con il risarcimento del prestito sotto forma di azioni.

Cosa sono i prestiti obbligazionari Convertendo?

Il bond convertendo che, come abbiamo detto viene solo rilasciato da un soggetto giuridico o da una società, funziona soltanto attraverso il rimborso del prestito sotto forma di azioni.

E’ definito come un interessante strumento finanziario che trasforma obbligatoriamente il capitale di debito in capitale a rischio perché le azioni sono soggette ai trend di mercato, e in tal modo queste azioni rischiano di perdere il loro valore.

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Per ottenere un Bond convertendo, il creditore deve pagare una certa somma che gli sarà restituita con gli interessi che il Bond riuscirà a sviluppare nel tempo più gli interessi relativi all’azione originata da questo strumento finanziario.

Il soggetto creditore ottiene in base all’accordo firmato, interessi periodici chiamati “cedola“, ogni mese o ogni tre o sei mesi, e anche ogni anno.

I Bond convertendo che si restituiscono al soggetto emittente soltanto sotto forma di azioni dell’azienda, hanno un termine. Viene fissata insomma, una data entro cui il bond convertendo deve essere convertito.

Come funzionano i convertendo?

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Convertendo non è una vera e propria obbligazione perché viene emanato a copertura di un prestito prevedendo la resa del suo valore nominale dopo un certo periodo. Il profitto del bond convertendo si stabilisce dal tasso di interesse versato per tutta la durata del prestito, che a sua volta può essere fisso o variabile a seconda di quanto è stato prestabilito.

Presenta alcuni rischi perché le azioni dell’azienda che lo ha emanato potrebbero andare bene e quindi il bond convertendo potrebbe essere ceduto anche prima del termine prefissato portando un profitto superiore. Nel caso contrario si dovrà rinunciare a una parte del valore investito. Non ci sono tanti rischi quando si tratta di semplici obbligazioni visto che le società che le propongono sono società sane che cercano di migliorare il loro patrimonio.

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Il convertendo non lo possiamo considerare neanche come un’azione perché all’inizio è visto come un’obbligazione che si converte dopo un certo termine in un’azione. I fondi, invece di essere restituiti diventano un’azione che ha un tasso di interesse fissato che l’azienda deve pagare a intervalli prefissati.

Anche se potrebbe prevedere un rendimento superiore, il convertendo presenta un rischio più importante rispetto all’obbligazione. I calcoli di convenienza si fanno quando viene fatta l’emissione e il parametro principale è rappresentato dalla quotazione del titolo al termine.

Durante la durata del prestito che non va oltre tre anni, le quotazioni del titolo può cambiare. E’ possibile inoltre trattare su un mercato secondario un bond convertendo.

Approfondisci qui riguardo i bond convertendo.